Avviso di deposito PGT - Comune di Grassobbio

Il Comune di Grassobbio con deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 29.09.2011 ha adottato il Piano di Governo del Territorio i cui atti sono depositati presso la segreteria dell’Area Urbanistica per trenta giorni consecutivi dal 16 novembre al 16 dicembre 2011, periodo durante il quale chiunque potrà prenderne visione liberamente. Durante tale periodo nonché nei trenta giorni successivi alla scadenza del termine di pubblicazione, ossia fino al 16 gennaio 2012, chiunque può presentare osservazioni. Il termine per la presentazione delle osservazioni è quindi il 16 gennaio 2012 ore 17.30. Gli atti del PGT sono depositati e consultabili: - on line sezione PGT - presso la Segreteria dell’Area Urbanistica – Sportello Unico Edilizia, Via Vespucci 6, nei giorni da lunedì a venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,00 e nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle 14.00 alle 16.00 (ci sarà sempre un tecnico a disposizione per eventuali informazioni). Il materiale consultabile non sarà rilasciato in copia cartacea direttamente dagli uffici. Sarà possibile acquistare un DVD (che va prenotato presso la medesima sede) al costo di € 20 da pagare presso la Ragioneria del Comune di Grassobbio. Le osservazioni al PGT devono essere: - protocollate presso l’Ufficio Protocollo del Comune nel seguente orario: dal lunedì al venerdì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00 lunedì e mercoledì: dalle ore 16.00 alle ore 17.30 - inviate all’indirizzo di posta elettronica: protocollo@grassobbio.eu oppure egov.grassobbio@cert.poliscomuneamico.net - trasmesse per posta all’indirizzo Comune di Grassobbio via Vespucci 6 24050 Grassobbio (farà fede il timbro di spedizione postale). L’osservazione va presentata in duplice copia ed in carta libera. Cliccando sul seguente link è possibile scaricare la: deliberazione di consiglio comunale n. 33 del 29.09.2011
l': avviso pubblico di deposito del PGT adottato
la: nota informativa
il: modulo per la presentazione delle osservazioni
l': estratto BURL
l': avviso pubblico sull'Eco di Bergamo