Nuove norme per impianti termici alimentati a biomassa - Comune di Grassobbio

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Nuove norme per impianti termici alimentati a biomassa

 
Nuove norme per impianti termici alimentati a biomassa

Nella seduta del 11 ottobre 2021, la Giunta Regionale ha approvato la delibera n. 5360 che detta disposizioni in merito alla gestione degli impianti costituiti da generatori a biomassa legnosa.
La nuova DGR riprende e fornisce maggiori dettagli rispetto all’Accordo di Bacino Padano adottato con la DGR 7095/2017.

La DGR entrerà in vigore dal 1° agosto 2022, data di inizio della stagione termica 2022-2023.

 

La disciplina regionale in materia di impianti termici civili è stabilita con delibere della Giunta regionale, in conformità a quanto previsto dal titolo III della legge regionale n. 26 del 2003 e degli articoli 9, 11 e 24 della legge regionale n. 24 del 2006.

Attualmente tale disciplina è rappresentata da

• delibera n. 3502 del 05/08/2020, riferita agli impianti termici civili, ma con esclusione di quelli alimentati a biomassa;

• delibera n. 5360 del 11/10/2021, Disposizioni per l’installazione, l’esercizio, la manutenzione, il controllo e l’ispezione degli impianti termici alimentati da biomassa legnosa, che sostituisce integralmente il provvedimento precedente (DGR n. 3965 del 31/07/2015), raccogliendo in un quadro unitario le disposizioni. Le due delibere sono conformi alla normativa nazionale (DM n. 186 del 2017, DLGS n. 48 del 2020, DLGS 73 del 2020).

 

Le Disposizioni favoriscono il rinnovo degli impianti installati, adeguandoli all’evoluzione tecnologica degli ultimi anni, al fine di valorizzare la biomassa, che costituisce una risorsa energetica rinnovabile, importante per la riduzione dei gas serra e per l’economia montana, ma che produce un impatto negativo sulla qualità dell’aria con emissioni in atmosfera del particolato sottile (PM10 e PM 2,5). Le Disposizioni entreranno in vigore, ove non diversamente indicato, dal 1° agosto 2022, data di inizio della stagione termica 2022–2023. Sono immediatamente operative le disposizioni che prevedono una deroga rispetto ai requisiti degli impianti.

 

Di seguito alcune novità significative:

• vengono assoggettati al controllo dell’efficienza energetica, alla registrazione nel CURIT (Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici) e alla manutenzione periodica anche gli impianti che prima non rientravano nella disciplina regionale;

• viene consentito di mantenere in esercizio, fino al 15 ottobre 2024, i generatori a biomassa installati prima del 18 settembre 2017 (data approvazione della delibera Accordo di Bacino Padano), nel rispetto delle disposizioni approvate con DGR n. 1118 del 2013, al fine di non obbligare i proprietari a sostenere la spesa per un nuovo generatore senza aver ancora ammortizzato i costi del precedente; fino alla stessa data, possono essere mantenuti in esercizio tutti gli impianti termici civili che costituiscono l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione.

• viene sancito l’obbligo di usare solo

o pellet di qualità certificata A1, secondo la norma UNI EN ISO 17225-2;

o cippato certificato, secondo la norma UNI EN ISO 17225-4;

• viene previsto l’obbligo anche per gli spazzacamini di registrare in CURIT la propria attività di manutenzione, per quanto limitata alla pulizia della canna fumaria; ciò consentirà di incrementare il numero degli impianti a biomassa accatastati (oggi poco più del 10% degli impianti stimati dall’ISTAT) e, conseguentemente, di monitorare in modo più attendibile l’evoluzione del parco impiantistico, la frequenza delle manutenzioni e l’impatto sulla qualità dell’aria;

• viene indicato un termine definitivo (31 luglio 2023) per l’accatastamento di tutti gli impianti esistenti. 

 

Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito regionale ed anche sul sito regionale edifici sostenibili

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